Il regista sogna, ha due storie da raccontare. La sua mente scivola in un volo pindarico: vede la sala del suo cinema preferito gremita di gente in attesa dell'inizio del film.
Ogni riferimento a persone o cose e' puramente casuale. Vediamo una persona che si occupa di post produzione negli studi cinematografici di Hollywood. Vive a Los Angeles da quando e' nato, una citta' che gli ha dato tanto. Si e' fatto un sacco di amici, ha frequentato l'universita' con risultati brillanti, si e' fidanzato con una ragazza intelligente. Da quando e' entrato nel mondo di Hollywood e' stato subito apprezzato e grazie alle giuste raccomandazioni si e' procurato la chiave della porta che sbarra la strada del successo alle persone comuni. Dietro quella porta c'e' una scala che, se percorsa fino in cima, con i dovuti sacrifici, porta alla fama e alla ricchezza per il resto della vita.
Mettiamo caso che questo personaggio puramente frutto della fantasia del regista si chiami Andrew. Il pubblico lo segue salire agevolmente i primi gradini della scala. E li', ogni giorno davanti al proprio Macintosh per 10 ore, si ingobbisce, perde il contatto con la realta' e pure l'appetito sessuale verso la propria fidanzata si va esaurendo. Decide di fare il passo piu' importante della sua vita, almeno fino a quel momento: sotto gli occhi sbalorditi del pubblico lascia il lavoro ben pagato e con gran prospettive e si arruola come volontario in un'ipotetica associazione di conservazione ambientale chiamata ACE. Li ritrova il contatto con la natura, l'amore per la fidanzata, ma soprattutto trova la sua strada, dopo averne provate molte.
Ora il regista, con una panoramica, si sposta su un altro personaggio frutto della fantasia. Mettiamo caso si chiami Dave e viva in quel di San Francisco, citta' in cui i suoi genitori si sono trasferiti quando lui era piccino. Li', ci informa il regista, si e' laureato in ingegneria meccanica e subito dopo il master ha trovato lavoro per un'idustria che un tempo produceva armamenti, ma recentemente si e' convertita alla progettazione di macchinari scientifici. Lavora duro ed e' apprezzato, ma quella vita gli sta stretta, sente che non e' quello che vuole fare della sua vita.
Gentile pubblico - pubblico di fantasia che guarda un film frutto della fantasia di un regista sognatore -, cosa fa Dave? Lascia il lavoro ben pagato e con gran prospettive e si arruola come volontario in un'ipotetica associazione di conservazione ambientale chiamata ACE. Li' trova cio' che vuole fare della sua vita e pure l'amore di Miriam, volontaria di origine europea.
Gli spettatori applaudono commossi a questi finali degni dei piu' strappalacrime film americani e, perche' no, magari domani penseranno se arruolarsi nell'ipotetica associazione chiamata ACE, ma il regista, nel suo volo pindarico, sente che non hanno colto il messaggio piu' profondo. Prontamente, dopo i titoli di coda, gli viene spiegato da una scritta: quando hai la vita davanti, sei giovane, non hai ancora una famiglia, sei normalmente piu' fortunato, non gettare via questi doni, non mangiare il piatto precotto per te, scegli gli ingredienti che piu' ti si addicono e crea il tuo piatto personale.
Il pubblico e' gia' uscito dalla sala.
No comments:
Post a Comment