Wednesday, April 1, 2015

Boom: emozione!

Un giorno esplode l’emozione. Pa’raba raba baba, direbbe Battisti. Lai la la la la la la’, direbbe Vasco. Sei li solo, davanti ad uno schermo di computer che ti vomita informazioni che non riesci piu’ a processare. E’ tardo pomeriggio e la tua capacita’ di concentrazione, normalmente inferiore ai 10 minuti, e’ gia’ nel cassetto pronta per essere risvegliata l’indomani dalle amabili 35 email che ti aspettano al tuo arrivo alle 8 di mattina, piccola sorpresa giornaliera della sede europea che stara’ gia’ lavorando da 6 ore quando sfiorerai il tasto ON del tuo Dell super lento - ma non c’e’ da lamentarsi, con l’embargo e’ gia’ tanto se avete un computer con Windows a testa e una connessione satellitare da 2 Mb per 70 persone.


Insomma, sei li’ con un grado di attenzione che fa pena pure a un tredicenne che gioca alla playstation mentre posta sul newsfeed di Facebook, upload un selfie con la sorella su Instagram, tweeta #JeSuisCarlo e mangia una pizza riscaldata dal premuroso padre, quando ricevi una chiamata. Rispondi e senti una voce pacata che cerca di dissimulare la tensione, tratti di concitazione irrompono nella frase “ma non sei ancora a casa?”. Effettivamente la domanda mi spiazza, non perche’ sia insensata - vivere in una capitale di un’isola caraibica quale Cuba ti permette di avere una serie di attivita’ culturali e sociali di gran rilevanza che ti fanno ben pensare 2 volte sul perche’ fermarsi fino a tardi in ufficio - ma perche’ inaspettata.

La persona dall’altro capo del telefono ormai ti conosce un po’ per sapere che il lunedi’ sera hai il corso di salsa subito dopo il lavoro, quindi la domanda suscita ancora di piu’ il tuo interesse. Un po’ delusa dalla tua risposta negativa, la voce continua “volevo prendere due birre e guardare il mare in terrazza”. Qualcosa nel tuo cervello fa’ click, direbbe Giorgio Moroder. Ci deve essere in ballo una notizia importante, una scelta di vita, qualcosa di cosi’ rilevante che ha bisogno di essere condiviso. Quindi rispondi “in 7 minuti sono la’”, afferri le 3 C - chiavi, cash e cellulare -, la mail poco inspirata resta a meta’, nessuna pressione sul tasto ON del computer, indossi caschetto, occhiali da sole, monti in sella e percorri i 10 minuti che ti separano da casa in 6. Una amicizia e’ appena nata e c’e’ un amica a casa che ha bisogno di un tuo consiglio!

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