Sunday, December 12, 2010

Carnevale

Mi trascino in cucina, occhi socchiusi da felino in pensione. Ruggisco rantoli monosillabici senza alcuna traccia di saluto ai compagni che incontro, mi verrebbe da strozzarli uno ad uno per quei piccoli particolari fastidiosi e irritanti che li caratterizzano. Non lo faccio non per filantropia, ma semplicemente perche’ i muscoli non rispondono.

Non sono diventato una bestia, mi sono solo appena svegliato. Con la luna storta e un po’ di mal di testa, per di piu’. Forse quell’ultima margarita ieri sera e’ stata di troppo.
Non e’ stata la sveglia a destarmi, ma il rumore delle stoviglie utilizzate per la colazione. Porca puttana, non ho messo la sveglia ieri sera, quindi mi sono svegliato piu’ tardi, dovro’ fare i preparativi piu’ in fretta per la giornata di lavoro che mi aspetta. Odio essere di fretta. Specialmente la mattina quando per realizzare di essere al mondo mi ci vuole una mezzora passata a sorseggiare del buon caffe’. Porca puttana due, qui negli States il caffe’ fa pieta’.


Thursday, November 25, 2010

Voce di comunita'

Ne' apologia ne' diffamazione. Solo un'altra pubblica riflessione.
La permanenza in zone selvagge di questa nostra madre Terra mi fa pensare alle origini dell'umanita'. 
Colgo lo spunto dalla mia esperienza personale: i progetti di conservazione ambientale formati da al massimo una decina di persone sono quelli in cui si riscontra maggiore sinergia. Quando il numero di partecipanti si aggira sopra la quindicina e' difficile organizzare il tutto, ognuno e' portato a pensare piu' per se stesso e la cooperazione salta.


Ora, non voglio intrattenervi con un'ampollosa dissertazione sul Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini, testo del maestro Rousseau pioniere di un'antropologia ancora tutta da inventare, o su altri testi concernenti tale tema, Tonnies e company. Il mio pensiero spiccio parla di comunita'.

Friday, November 12, 2010

Vite sprecate?

Il regista sogna, ha due storie da raccontare. La sua mente scivola in un volo pindarico: vede la sala del suo cinema preferito gremita di gente in attesa dell'inizio del film.

Ogni riferimento a persone o cose e' puramente casuale. Vediamo una persona che si occupa di post produzione negli studi cinematografici di Hollywood. Vive a Los Angeles da quando e' nato, una citta' che gli ha dato tanto. Si e' fatto un sacco di amici, ha frequentato l'universita' con risultati brillanti, si e' fidanzato con una ragazza intelligente. Da quando e' entrato nel mondo di Hollywood e' stato subito apprezzato e grazie alle giuste raccomandazioni si e' procurato la chiave della porta che sbarra la strada del successo alle persone comuni. Dietro quella porta c'e' una scala che, se percorsa fino in cima, con i dovuti sacrifici, porta alla fama e alla ricchezza per il resto della vita.

Monday, November 1, 2010

Felicita' in LA

Griffith Observtory, Los Angeles. Secondo giorno in un motel di Hollywood e mi chiedo quale sia la bellezza interiore di questo posto, non molto dissimile da Las Vegas se si sostituiscono gli studi cinematografici con i casino', le stelle della walk of fame con le varie adescatrici. 
Si parla sempre di vizi ma in una maniera piu' celata.

Non c'e' felicita' nel toccare la stella di Michael Jackson, nel fotografare la scritta di Hollywood che spadroneggia su una collina, nel camminare tra lo sfarzo e il consumismo ornati da straordinarie insenge luminose. Se poi, come in questo momento, le tue carte di credito sono bloccate, la felicita' cala. Perche' qui la felicita' si paga.

Tuesday, October 19, 2010

Super size, America!

I film non sono necessariamente finzione. Te ne accorgi quando arrivi in America, o meglio quella che noi chiamiamo America, gli Stati Uniti, la piu' grande democrazia del mondo. Se qualcuno si e' fatto un'idea di come funzionino le cose negli USA attraverso i film che riempiono le sale cinematografiche della nostra penisola, quest'idea non e' necessariamente lontana dal reale.

Nel mio caso, l'approccio agli States non e' classico. Lontano dalle realta' metropolitane piu' conosciute del Nord America, mi intrufolo nella vita della ridente cittadina di Flagstaff, Arizona, particolarmente aperta rispetto al conservatorismo repubblicano imperante nel resto dell'Arizona, stato nel quale usualmente dimora il senatore John McCain.