Monday, January 30, 2012

Perche' non ti fai una vita? (why don't you get a life?)


La decadenza. Si, sto parlando come un vecchio. Un vecchio che inevitabilmente parla bene dei bei tempi andati, dove tutto funzionava e quello che non funzionava era fatto apposta perche' tu imparassi ad arrangiarti nella vita e tirarti su le maniche. E la speranza.

E' incredibile: stamattina stavo intervistando un certo Andrew Feinstein e mi ha riportato un episodio. Un giorno, parlando un po' in giro di corruzione e traffico d'armi, stava raccontando il giro di mazzette, raccomandazioni e favoritismi in un villaggio sperso nel Sud Africa che, per rispetto della privacy degli abitanti del paesello chiameremo con un nome fittizio, Pear. Succede che a un certo punto si alza una signora dalla terza fila e gli grida: 'Why don't you get a life?', ovvero 'Perche' non ti fai una vita?'. 

Monday, January 16, 2012

Forma, sostanza, Londra e tette rifatte

Si, chi non muore si rivede. O meglio si rilegge. Il blog non e' morto, solo che la dedizione richiestami durante il primo semestre di questa nuova esperienza universitaria in quel di Londra mi ha tagliato lo spazio che di tanto in tanto utilizzavo per mettere su carta qualche mia riflessione. Al di la' di cio', sono all'inizio della seconda e più' dura parte di questa avventura educativa e mi sento più' tranquillo perché' ho trovato la mia dimensione.

Entravo in biblioteca dieci minuti fa con il mio Macbook Pro - giusto per evidenziare che sono parte del sistema come tutti gli altri, e ammiravo ancora una volta la magnificenza di questo posto. Sei piani, un migliaio di computer e tra i quattro e cinque milioni di libri. L'ultima volta che c'ho portato un'amica a vederla stava svenendo mentre ripeteva "you have to be kidding me".