Tuesday, September 15, 2015

Sesso e' dominio? o "L'animalesco approccio di un uomo arrapato"

Scendo dall’almendron, e prendo calle 26 nel Vedado, dirigendomi verso casa. Il non piu’ giovane, quello dall’eta’ indefinibile, dai lineamenti marcati, dall’aspetto ebbro, che indipendentemente dall’ora del giorno e’ sudicio, seduto su una sedia traballante e tiene in mano un tetrapak di apparente succo, succo un po’ alcolico dal fetore che gli aleggia attorno, si, aleggia attorno a lui, al non ancora vecchio, che scandisce le sue giornate sul marciapiede a ritmo di rum di pessima qualita’, non a caso chiamato metralla: lui non ci azzecca un cacchio con la storia, ma e’ parte del panorama caratterizzante la via. Se non ci fosse, ti verrebbe il dubbio di essere a L’Avana.

Salgo 26, dicevamo, avvicinandomi ad un carretto di verdure che staziona anche lui sul marciapiede, sperando di vendere le banane, manghi, avocado, cipolle e quant’altro agli ultimi lavoratori che ritornano a casa all’imbrunire. Sul lato opposto della strada, una coppia di ragazze va nella mia direzione opposta. Una, in particolare, sfoggia uno short generoso che risalta la bellezza delle sue gambe e lascia poco all’immaginazione sulla forma del suo sedere. Mi giro, seguendo la mia strada, e vedo un macho appoggiato al carretto. L’uomo in questione non grida “gelati!”, ma si sta letteralmente rimenando il suo affare, osservando la sopracitata eccitante coscia lunga.

Alza lo sguardo e, con un mugugno animalesco, chiama la sua attenzione: “Oye mami, mira pa’ ca’!”, dice, mostrandogli il profilo del suo pene che nel frattempo aveva notevolmente aumentato di dimensioni. Lei risponde con uno sguardo di sdegno, e si gira dall’altro lato. Lui, probabilmente non contento della reazione o forse eccitato dalla stessa, le grida: “Esta te la voy a meter por el culo! Me oyes? Te ma voy a meter!”. Siparietto quotidiano. Al di la’ dell’apprezzare o meno lo stile di rimorchio tipo video porno indicizzato nella categoria Rough Sex, la scena mi ha fatto riflettere alquanto. Ad un mondo dove la sessualita’ e’ ancora un grattacapo.

Abbasso il tono, per non offendere la sensibilita’ di qualcuno: il sesso e’ figo! La questione e’ che ancora non abbiamo imparato a relazionarci con esso. Per rimorchiare lui deve essere macho, senza paura, un po’ cafone. E lei deve essere provocante, sottomessa, e quasi concedersi controvoglia. E questo compromette la spontaneita’ e la bellezza intrinseca dell’atto: l’uomo cacciatore e la donna raccoglitrice. Tendenzialmente una raccoglitrice dai gusti difficili. Anche perche’ se non ha i gusti difficili e’ troia. E quindi preferisce pistacchio quando c’e’ solo banana.


L’utilizzo della violenza nell’approccio dell’uomo al sesso solo riduce la sua probabilita’ di riuscita. Il sesso piace alla donna e all’uomo, in maniere diverse, per entrambi, ma entrambi godono: a chi piace dolce, violento, erotico, rutinario, sadomaso, rapido, strano, frequente, lento, raro, fetido, tranquillo, pulito, avvincente, e in mille altre maniere. Che sia uomo o donna. Eterosessuale, omosessuale, transessuale, qualsiasi categoria. Metterla sul piano dell’animalesca soggezione puo’ piacere, ma non a tutti: non e’ l’elisir del godimento. Uomo meno violento e donna meno remissiva puo' stimolare una relazione piu’ paritaria e, dunque, a mio modesto avviso, sesso piu’ libero. Dove si fa’ di tutto per il gusto dell’atto e non per il gusto di dominare fuori delle lenzuola (o lavatrice, o tavolo, o divano, o macchina... che sia).