Thursday, April 25, 2013

Che sensazione di leggera follia


“Un lavoro? Ma ti rendi conto di che cosa mi stai chiedendo? Parli di lavoro come se stessi parlando di caramelle o spritz. C'e' crisi, lo sai? Hai mai sentito parlarne? Si si, continua a citarmi la Costituzione italiana, continua a ripetere che hai due lauree, continua a raccontarmi di quanti corsi di formazione hai fatto. Che me ne faccio? Si mangiano i tuoi pezzi di carta? Io, ai miei tempi, ho cominciato a lavorare subito dopo la terza media, mi sono rimboccato le maniche, non avevamo mica tempo per andare a studiare, noi. Non come voi, letterati nullafacenti che vi fate chiamare dottori. Che cosa sai fare, veramente?”

“Innanzitutto vorrei ringraziarla per la sua schiettezza, non e’ facile trovare persone cosi’ sincere di questi tempi. Successivamente vorrei evidenziare il fatto che tutto il mio percorso formativo e’ stato orientato verso questo settore e che la figura professionale che la vostra azienda sta cercando sembra proprio adatta al mio profilo. Beninteso, non ho di certo la presunzione di considerarmi esperto, c’e’ tanto da imparare da gente come lei che in questo campo vanta cosi’ tanti successi, ma la mia predisposizione all’apprendere ben si confa’ ad una posizione dinamica e proattiva come quella nell’annuncio.”